Canederli con sedano di Verona
Quando mangio i canederli la mia mente torno sempre indietro di parecchi anni, quando studiavo architettura a Venezia; una delle mie compagne di appartamento era di Santo Stefano di Cadore e la domenica sera, quando si ritornava dal week end passato a casa, spesso, soprattutto in inverno, lei ci portava i canederli della sua mamma.
Porzioni: 4
Ingredienti:
per il brodo
2,5 l di acqua
1 gallina di poco più di un 1 Kg
2 coste di sedano
1 cipolla
2 carote
le foglie di un piccolo rametto di rosmarino
qualche foglia di salvia
sale
4 grani di pepe misto
per i canederli
300 g pane raffermo (ho usato del pane in cassetta ai semi di lino fatto da me)
200 ml di latte
2 uova
1 cucchiaio di farina
200 g di sedano di Verona (peso da cotto)
40 g di grana
30 g di Monte Veronese stravecchio
1 cucchiaino da tè raso di semi di carvi (cumino dei prati)
sale
pepe
Preparazione
del brodo
Per comodità ho fatto il brodo il giorno prima: in una pentola capiente ho messo la gallina, pulita e intera, sedano e carote lavati e tagliati a grossi pezzi, la cipolla, sale, pepe misto in grani ed erbe aromatiche.
Ho aggiunto l’acqua fredda, portato a bollore, abbassato la fiamma e continuato la cottura per 2 ore abbondanti a pentola coperta. Una volta pronto ho aggiustato di sale, ho tolto la carne e filtrato il brodo con un colino a maglie strette e lasciato raffreddare.
dei canederli
In un contenitore capiente ho spezzettato il pane raffermo, vi ho versato sopra il latte con le uova leggermente sbattuti precedentemente con una forchetta, ho mescolato bene in modo che tutto il pane fosse ricoperto dal composto e lasciato riposare per una mezzora, mescolando ogni tanto.
Nel frattempo ho lavato e pulito con un pela patate il sedano rapa, aiutandomi nei punti più difficili con un coltellino appuntito.
L’ho tagliato a fette spesse ( in cinque parti) e fatto cuocere in acqua bollente per circa 15 minuti. L’ho cotto tutto anche se poi per i canederli ne ho utilizzato solo una parte, se volete potete cuocere solo quello che vi serve e cucinare in altro modo quello rimanente.
A questo punto ho preso una fette di sedano di Verona cotta (peso 200 g) e l’ho tagliata a piccoli cubetti di circa 4 mm. (con il sedano rimanente e l’acqua di cottura ho fatto una vellutata di sedano).
Ho grattugiato i formaggi, sminuzzato con un coltello i semi di carvi e li ho aggiunti al pane.
Ho mescolato il tutto e aggiunto 1 cucchiaio di farina.
L’impasto era ancora molto appiccicoso quindi ho aggiunto un cucchiaio di pangrattato. Con le mani ho impastato gli ingredienti compattando e pressando bene.
Infine ho scaldato il brodo, ho formato delle palline del diametro di 4 cm pressando bene l’impasto.
Monica suggerisce di fare la prova cottura cuocendo un canederlo per verificarne la consistenza e che non si spacchi.
Ammetto, un po’ da incosciente, di non averla fatta, i miei figli affamati aspettavano impazienti i canederli, mi sembravano belli consistenti e per fortuna non mi è mai successo che si disfassero in cottura, nemmeno quando faccio la versione senza uova per mio marito, ma consiglio vivamente di provare prima di cuocerli tutti e di non seguire il mio esempio, mi è andata bene ma non oso immaginare in cosa si sarebbero trasformati se si fossero rotti.
Nel caso in cui durante la cottura di prova il canederlo perdesse dei pezzi, Monica suggerisce di correggere l’impasto con del pane grattugiato e non con la farina.
Preparati tutti i canederli li ho cotti in due tornate, aspettando che venissero a galla, tenendo la fiamma bassa in modo che il brodo sobbollisse.
Una volta cotti li ho serviti caldi con il brodo.
Con quest ricetta partecipo alla sfida di Gennaio dell’MTC:
la cucina della Pallina says
che voglia di un piatto che scalda come i tuoi canederli!! l'unico problema che potrei avere è che non avanzo mai pane abbastanza 🙂 prox volta doppia pagnotta 🙂
bacio
raffaella
lemiericetteconesenza says
Grazie Raffaella, ho lo stesso problema anch'io, ho fatto doppio pane proprio per avanzarlo per i canederli
Monica Giustina says
Eccomi qui a te.
Sono felice che tu abbia potuto sperimentare i canederli del Cadore che nella loro unicità sono praticamente identici a quelli Ampezzani e che io ho sempre mangiato a casa. Poi, come spiegavo nell'incipit della ricetta non esiste una ricetta uguale all'altra, di casa in casa si diversificano diventando uniche.
Ed ho apprezzato tantissimo la tua ricetta, come hai saputo riequlibrarla (avendo il sedano rapa cotto in acqua potevi anche ridurre il latte iniziale, ma il pangrattato va benissimo!) e gli aromi che le hai donato.
Come ben saprai qui si trova difficilmente il classico cumino, quasi sempre erroneamente sostituito con il kümmel o giustamente carvi (cumino dei prati) con un aroma ben differente. Lo si usa tantissimo in panificazione, oltre che per goulashsuppe e digestivi, e quindi qui lo vedo perfetto per profumare e accostato al sedano rapa, già molto aromatico di suo, si accompagnano egregiamente. In più l'aroma e la consistenza del formaggio legano alla perfezione e il brodo di gallina è un ottimo coronamento.
Brava!
lemiericetteconesenza says
Grazie mille Monica,
è stato un piacere preparare questa ricetta perché adoro i canederli, come mi piace il carvi e mi arrabbio sempre quando lo scambiano con il cumino (Cuminum cyminum) che invece non amo per niente se non in qualche piatto esotico.
Giulia says
Il sedano rapa è un ortaggio secondo me ingiustamente sottovalutato. Trovo invece che abbia un sapore eccellente e che sia molto versatile, come dimostra questa tua splendida interpretazione dei canederli. Mi piace moltissimo la scelta di aromatizzarli con il carvi, che anche a me fa subito pensare alla montagna e a certi pani scuri altoatesini, ed immagino si sposi benissimo con gli altri sapori.
A presto
lemiericetteconesenza says
Grazie Giulia, il problema del sedano rapa è che non lo si trova facilmente ed è un po' antipatico da pulire ma è molto versatile e io amo usarlo un po' dappertutto
riseofthesourdoughpreacher says
Il sedano rapa è tra le verdure che preferisco.
Mi piace molto il brodo fresco con le erbe aromatiche, l'uso dei semi di carvi e i formaggi.
Devono essere strepitosi i tuoi canederli!
Ti auguro un grande in bocca al lupo 🙂
Lou
lemiericetteconesenza says
Crepi il lupo Lou, mi fa piacere che ti siano piaciuti
Michela Sassi says
Questi canederli sono la fine del mondo…. che piatto meraviglioso per non parlare delle foto… un abbraccio
lemiericetteconesenza says
Grazie Michela
paneamoreceliachia says
Ma che buoni Paola, con il sedano rapa, non li ho mai fatti. Eppure da trentina acquisita ti assicuro che ne faccio di ogni tipo! Devo provarla assolutamente, mi sembrano davvero deliziosi!
Ti abbraccio
alice
lemiericetteconesenza says
Grazie Alice, in genere preferisco farli con lo speck o con i salumi perché sono più saporiti ma devo dire che anche così non sono male
SABRINA RABBIA says
DAVVERO BUONI!!!!COMPLIMENTI PER LA REALIZZAZIONE!!!!BACI SABRY
lemiericetteconesenza says
Grazie Sabry
Alessandra Gennaro says
splendida ricetta, che dimostra come la semplicità, quando la si raggiunge, può essere fonte di eleganza, di completezza, di poesia. E' un piatto che mette a tacere, per lasciar spazio alla sua "voce", che parla di territorio, di tradizione, di amore per le materie prime- e lo fa in modo gentile, sommesso, affidandosi alla delicatezza delle sfumature piuttosto che all'emozione del primo impatto, in una interpretazione che convince e commuove. Davvero bravissima!
lemiericetteconesenza says
Grazie Alessandra, mi commuovo io con le tue parole 🙂