Canederli in brodo con sedano rapa, monte veronese e semi di carvi

Canederli con sedano di Verona 

Il tema del mese di Gennaio dell’MTC, scelto dalla vincitrice dell’ultima sfida, Monica del blog One in a Million, non poteva essere migliore.
Quando mangio i canederli la mia mente torno sempre indietro di parecchi anni, quando studiavo architettura a Venezia; una delle mie compagne di appartamento era di Santo Stefano di Cadore e la domenica sera, quando si ritornava dal week end passato a casa, spesso, soprattutto in inverno, lei ci portava i canederli della sua mamma. 
Dato che la cena della domenica sera molte volte era un panino mangiato in treno o qualcosa di riscaldato al volo, vi lascio immaginare come venivano accolti i suoi squisiti canederli.
Dopo di allora li ho preparati diverse volte, di solito utilizzando avanzi di salumi che ho in casa, ma oggi ho voluto sperimentare qualcosa di nuovo con una versione a base di formaggi e sedano rapa.
Il sedano di Verona secondo me è ottimo associato al formaggio, ho voluto utilizzarne di molto saporiti, grana e monte veronese stravecchio, che ha un sapore leggermente piccante. 
Al posto dell’erba cipollina e del prezzemolo, che metto di solito nei canederli, ho preferito utilizzare dei semi di carvi perché mi piace molto l’aroma che hanno che mi fa pensare alla montagna.
Ho utilizzato del brodo di gallina per la cottura e semplice pane in cassetta preparato da me con farina 0 e semi di lino.
 

Porzioni: 4

Ingredienti:

per il brodo
2,5 l  di acqua
1 gallina di poco più di un 1 Kg
2 coste di sedano
1 cipolla
2 carote
le foglie di un piccolo rametto di rosmarino
qualche foglia di salvia
sale
4 grani di pepe misto

per i canederli
300 g pane raffermo (ho usato del pane in cassetta ai semi di lino fatto da me)
200 ml di latte
2 uova
1 cucchiaio di farina
200 g di sedano di Verona (peso da cotto)
40 g di grana
30 g di Monte Veronese stravecchio
1 cucchiaino da tè raso di semi di carvi (cumino dei prati)
sale
pepe

Preparazione

del brodo
Per comodità ho fatto il brodo il giorno prima: in una pentola capiente ho messo la gallina, pulita e intera, sedano e carote lavati e tagliati a grossi pezzi, la cipolla, sale, pepe misto in grani ed erbe aromatiche.
Ho aggiunto l’acqua fredda, portato a bollore, abbassato la fiamma e continuato la cottura per 2 ore abbondanti a pentola coperta. Una volta pronto ho aggiustato di sale, ho tolto la carne e filtrato il brodo con un colino a maglie strette e lasciato raffreddare.

dei canederli
In un contenitore capiente ho spezzettato il pane raffermo, vi ho versato sopra il latte con le uova leggermente sbattuti precedentemente con una forchetta, ho mescolato bene in modo che tutto il pane fosse ricoperto dal composto e lasciato riposare per una mezzora, mescolando ogni tanto.
Nel frattempo ho lavato e pulito con un pela patate il sedano rapa, aiutandomi nei punti più difficili con un coltellino appuntito.
L’ho tagliato a fette spesse ( in cinque parti) e fatto cuocere in acqua bollente per circa 15 minuti. L’ho cotto tutto anche se poi per i canederli ne ho utilizzato solo una parte, se volete potete cuocere solo quello che vi serve e cucinare in altro modo quello rimanente.
A questo punto ho preso una fette di sedano di Verona cotta (peso 200 g) e l’ho tagliata a piccoli cubetti di circa 4 mm. (con il sedano rimanente e l’acqua di cottura ho fatto una vellutata di sedano).
Ho grattugiato i formaggi, sminuzzato con un coltello i semi di carvi e li ho aggiunti al pane.
Ho mescolato il tutto e aggiunto 1 cucchiaio di farina.
L’impasto era ancora molto appiccicoso quindi ho aggiunto un cucchiaio di pangrattato. Con le mani ho impastato gli ingredienti compattando e pressando bene.
Infine ho scaldato il brodo, ho formato delle palline del diametro di 4 cm pressando bene l’impasto.
Monica suggerisce di fare la prova cottura cuocendo un canederlo per verificarne la consistenza e che non si spacchi.
Ammetto, un po’ da incosciente, di non averla fatta, i miei figli affamati aspettavano impazienti i canederli, mi sembravano belli consistenti e per fortuna non mi è mai successo che si disfassero in cottura, nemmeno quando faccio la versione senza uova per mio marito, ma consiglio vivamente di provare prima di cuocerli tutti e di non seguire il mio esempio, mi è andata bene ma non oso immaginare in cosa si sarebbero trasformati se si fossero rotti.
Nel caso in cui durante la cottura di prova il canederlo perdesse dei pezzi, Monica suggerisce di correggere l’impasto con del pane grattugiato e non con la farina.
Preparati tutti i canederli li ho cotti in due tornate, aspettando che venissero a galla, tenendo la fiamma bassa in modo che il brodo sobbollisse.
Una volta cotti li ho serviti caldi con il brodo.

Ed ecco il canederlo tagliato a metà con un coltello.

 Con quest ricetta partecipo alla sfida di Gennaio dell’MTC:

 

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