La Challah, il pane dolce più soffice

La ricetta del gruppo “Back to the Future Buddies” del mese di Aprile è quella del Challah tratto dal libro “The New York Times Bread and Soup Cookbook” e preparata da Sara di “I Like To Cook” delle Bread Baking Babes nel mese di Ottobre 2008.
E’ la prima volta che preparo la Challah, il tipico pane ebraico dello shabbat, devo dire che sono rimasta entusiasta del risultato, è il pane dolce più soffice che abbia mai mangiato.
Ho introdotto qualche lieve modifica per adattarlo ai gusti e alle esigenze della mia famiglia, utilizzandolo per la colazione ho voluto che fosse un po’ più dolce quindi ho impiegato della granella di zucchero al posto dei tradizionali semini per il topping e ho utilizzato 1 cucchiaio in più di zucchero nell’impasto, inoltre ho messo un po’ meno burro.

pane ebraico


Ingredienti per 2 Challah (le mie modifica tra parentesi)


Dai 770 ai 910 g farina 00 (io ne ho usati 800)
3 cucchiai di zucchero (ne ho usati 4)
1 1/2 cucchiaini di sale (ne ho usato 1)
7 g di lievito di birra disidratato
113 g burro ammorbidito (ne ho usati 80 g)
un pizzico di zafferano in polvere (ho utilizzato della curcuma)
240 ml di acqua calda 49°-54°C (la mia era circa 40°)
4 uova a temperatura ambiente
1 cucchiaino di acqua fredda
semi di papavero (non li ho utilizzati)
semi di sesamo integrale (non li ho utilizzati)
(granella di zucchero)

Procedimento


In una grande ciotola ho mescolato 175 g di farina, lo zucchero e il lievito, ho aggiunto il burro ammorbidito e mescolato. Ho sciolto la curcuma (o lo zafferano) nell’acqua tiepida e poco alla volta ho versato l’acqua sulla miscela di farina mescolando molto bene.
Per circa 2 minuti ho sbattuto a velocità media nella planetaria (si possono usare delle fruste elettriche), raschiando i bordi della ciotola di tanto in tanto. Ho aggiunto all’impasto 3 uova intere e un albume (il tuorlo l’ho conservato per spennellare la Challah prima della cottura) e sbattuto bene, aggiungendo man mano altra farina fino ad ottenere un impasto morbido.
A questo punto si può continuare ad impastare a mano o, come ho fatto io, con la planetaria, per una decina di minuti, sino a quando l’impasto non risulti elastico.
In una ciotola capiente, ben unta, ho rigirato l’impasto da tutti i lati, coperto con un panno umido e lasciandolo lievitare fino al raddoppio nel forno intiepidito (circa 1 ora e mezza).
Una volta lievitato ho trasferito l’impasto su un piano di lavoro leggermente infarinato e l’ho diviso in due parti uguali per realizzare 2 Challah del peso di circa 700 g.
Ho preso il primo pezzo, lasciando l’altro nella ciotola coperta e l’ho a sua volta diviso in una parte da 2/3 (470 g) e in una da 1/3 (230 g).
Ho diviso ciascun pezzo in 3 parti uguali:
– da quello più grosso ho ottenuto 3 pezzi da 156 g, con i quali ho formato 3 salsicciotti lunghi circa 35 centimetri, che ho intrecciato in modo stretto;
– dal più piccolo ho ottenuto 3 parti uguali da 75 g con le quali ho formato 3 salsicciotti lunghi circa 30 cm, con i quali ho formato una seconda treccia più piccola.
Infine ho posto la treccia più piccola sopra quella più grande e nascosto sotto la treccia le due estremità.
Lo stesso procedimento l’ho ripetuto per realizzare la seconda Challah.
(Se volete vedere come fare gli intrecci passo a passo sul blog di Carola, Sweet and That’s It, troverete spiegazioni dettagliate).
Ho disposto i due pani su una teglia foderata con carta forno e spennellato la superficie di entrambi con il tuorlo, precedentemente messo da parte, allungato con un cucchiaino d’acqua fredda e leggermente sbattuto e infine ho cosparso di granella di zucchero.
Nel forno intiepidito ma spento, mettendo sul fondo un recipiente con acqua bollente per rendere l’ambiente umido, ho lasciato lievitare fino quasi al raddoppio delle 2 Challah ( ci è voluta circa 1 ora).
Le ho tolte dal forno e posti in un ambiente tiepido e riparato da correnti per poter preriscaldare il forno a 200°C. Infine ho infornato e cotto per 20 minuti (gli ultimi 5 minuti ho coperto le 2 Challah con alluminio perché prendevano troppo colore).

pane dolce del shabbat

Ho sfornato e lasciato raffreddare su una griglia prima di tagliare.
Il risultato è un pane dolce molto delicato e sofficissimo.

Back to the Future, Buddies
Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail