Pasta senza carboidrati e senza glutine? Paglia e fieno di zucchine
Oggi mi sono mangiata un bel patto di pasta senza carboidrati e davvero light! No, tranquilli, non si tratta dei famosi “Shirataki” che ultimamente spopolano sul web e che penso proprio non comprerò mai, ma di zucchine tagliate a julienne che ho condito con del sugo di pomodoro.
Esteticamente il risultato è molto simile a un piatto di tagliolini paglia e fieno ed il sapore è squisito (a patto che vi piacciano le zucchine) inoltre se ne possono mangiare in quantità, senza paura di ingrassare.
4 zucchine
4 pomodori maturi
1 spicchio d’aglio
1 pizzico di zucchero
2 cucchiai di olio extravergine d’oliva
4 foglie di basilico
formaggio grana qb
sale qb
Preparazione
Per prima cosa ho preparato il sughetto: ho lavato i pomodori, li ho pelati immergendoli per pochi secondi in acqua bollente e tagliati a pezzetti.
In una casseruola ho fatto scaldare l’olio con l’aglio, vi ho versato i pomodori a pezzi e fatto cuocere per una decina di minuti, ho tolto lo spicchio d’aglio e passato il sugo con un frullatore a immersione.
Ho salato, aggiunto un pizzico di zucchero e fatto restringere il sugo fino a raggiungere la giusta consistenza. Una volta pronto ho spento la fiamma e aggiunto le foglie di basilico fresco.
Nel frattempo ho preparato i tagliolini di zucchine: le ho lavate e tagliate a striscioline utilizzando un pelapatate con la lama per julienne.
In una pentola capiente ho cotto i tagliolini di zucchine in abbondante acqua bollente salata per pochi minuti (non devono spappolarsi ma restare consistenti).
Ho scolato i tagliolini e li ho conditi, come si fa con la pasta, con il sughetto e con grana grattugiato.
Devono essere deliziosi! Le zucchine a casa mia non mancano mai, ma fatte coseì non le ho mai assaggiate, lo farò presto 🙂
A noi sono piaciute tanto, sembra davvero di mangiare un piatto di pasta ma le calorie alla fine sono solo quelle solo condimento.
Complimenti Paola, il bello delle verdure è che si possono usare in mille modi!! Ciao, Patrizia
Grazie Patrizia, è vero, io poi vivrei di verdure