Le pratoline, fiori commestibili
Le margheritine proprietà ed usi in cucina
Le margheritine sono i fiori da noi più conosciuti e diffusi. Basta andare in qualsiasi prato, in qualsiasi stagione e abbassare lo sguardo, quasi sicuramente si potrà notare qualche esemplare. Non tutti sanno però che si tratta di fiori commestibili e che quindi possono essere, assieme alle foglie, consumati con tranquillità.
Le pratoline, chiamate anche margheritine dei prati (Bellis perennis L.) sono piante perenni, spontanee appartenenti alla famiglia delle Asteraceae.
Dove trovare le pratoline
Crescono un po’ ovunque in Europa e sono molto diffuse in tutta Italia. Preferiscono i parchi, i prati ed i giardini incolti.
Sui rilievi si possono trovare fino ad un’altitudine di 2000 m s.l.m., infatti sono piante molto resistente al freddo che sopporta temperature molto al di sotto dello zero (anche a -16 °C), ma che non amano i climi secchi.
I fiori delle pratoline seguono gli spostamenti del sole durante il giorno e si chiudono nelle giornate piovose o nuvolose.
Stagionalità delle margheritine
Fioriscono tutto l’anno dove vi è un clima mite, da maggio ad ottobre nelle zone più fredde.
COME RICONOSCERLE
Raggiungono un ‘altezza che va dai 5 ai 15 cm al massimo.
I fiori sono rinchiusi in capolini disposti su steli, privi di foglie e non hanno alcuna profumazione. Le corolle hanno fiori centrali tubulosi gialli e periferici ligulati bianchi o con l’estremità rosata.
Le foglie, che stanno alla base della rosetta basale, si restringono verso il picciolo risultano più larghe invece verso l’apice della foglia. La lamina è semplice e lievemente dentata e la superficie leggermente pelosa.
PROPRIETÀ DELLE MARGHERITINE
Le pratoline hanno proprietà disintossicanti, depurative, calmanti. In cosmesi sono utilizzate come astringenti e decongestionanti, infatti sono utili per lenire la pelle e gli occhi irritati.
Le pratoline in cucina
Della pianta si possono consumare i fiori o le foglioline della rosetta basale. I boccioli dei fiori possono essere messi sott’olio o sott’aceto, come si fa con quelli del tarassaco o con i capperi.
I fiori, dal sapore lievemente amarognolo, possono essere impiegati per decorare i piatti o per arricchire le insalate.
Le foglie possono essere utilizzate crude, in insalata, mischiate ad altre erbe spontanee oppure cotte in minestre, zuppe o abbinate ad altre verdure.
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