La silene (detta carletti o stridoli) in cucina
LA PIANTA DELLA SILENE
Il nome botanico della Silene, erba spontanea infestante che si utilizza in cucina, è silene vulgaris e si tratta di una pianta perenne, diffusa in tutta Italia, appartenente alla famiglia delle Cariofillacee.
A seconda della zona le piante di silene vengono chiamate strigoli, stridoli, sonaglini, slopit, sciopit, scuscet, cavoli delle comare, schioppettini, sgrisoloni, scrisoloni, bubbolini, erba del cucco, carletti.
I nomi strigoli, stridoli o sgrisoloni derivano dal fatto che quando le foglie ed i fusti vengono sfregati tra le dita, emettono un suono simile ad uno stridio.
Mentre i nomi schioppettini, slopit, sciopit derivano dal rumore che fanno i calici rigonfi del fiore se vengono schiacciati contro il dorso della mano.
Caratteristiche della silene
La silene vulgaris, detta anche silene inflata, è una pianta che raggiunge i 60 cm di altezza, presenta fusti fiorali eretti e sottili.
Ha foglie di color verde/cenere, opposte, ovali, quasi prive di picciolo.
I fiori, di colore bianco, sono disposti sulla cima dei gambi.
Dove si può trovare la silene?
La silene predilige i terreni calcarei poco fertili e azotati ed il pieno solo.
La si trova lungo tutta la nostra penisola e sulle isole, in pianura ed in montagna sino a oltre i 2000 metri di altitudine.
E’ facile vederla nei prati, lungo le strade ed i muri.
Come imparare a riconoscerla
Come per ogni pianta consiglio di non utilizzarla se non la si conosce bene, questo per evitare di confonderla con altre erbe velenose.
Per chi non ha mai raccolto la silene vulgaris suggerisco di imparare a riconoscerla quando è fiorita.
Infatti i fiorellini bianchi con i loro calici rigonfi sono inconfondibili e molto particolari.
STAGIONALITÀ E RACCOLTA DELLA SILENE:
Le foglioline della silene vanno consumate quando sono giovani e tenere quindi ad inizio primavera, prima della fioritura, che avviene da maggio ad agosto.
PROPRIETA’ DELLA SILENE:
La silene contiene diverse vitamine, in particolare vitamina C e un’elevata quantità di sali minerali e fenoli, dalle proprietà antiossidanti. Presenta proprietà diuretiche, emollienti e vitaminizzanti.
LA SILENE IN CUCINA:
Della silene in cucina si utilizzano i giovani germogli, i nuovi getti e le foglioline più tenere, il gambo invece, pur essendo sottile è piuttosto duro e legnoso va sempre eliminato.
Il sapore dei carletti assomiglia leggermente a quello degli spinaci, ma è molto più delicato ed è leggermente dolciastro, infatti dopo averli mangiata il gusto che rimane in bocca è lo stesso che si ha con i carciofi.
La silene è ottima lessata per pochi minuti e condita con olio, limone e sale, aggiunta alle frittate o alle zuppe, utilizzata come ripieno per la pasta, in flan e sformati. Personalmente amo tantissimo metterla nel risotto al quale regala un sapore unico e delicato.
Cliccando il link trovate tutte le mie ricette a base silene.
è sempre un piacere leggervi
Grazie di cuore
Le foglie possono essere mangiate crude in una insalata?
Ciao Liberato, si possono anche mangiare crude