L’altro ieri sono tornata da Napoli dove mi sono recata per la premiazione del mio blog nella categoria Green Food dei Food Blog Awards di Malvarosa, un’esperienza indimenticabile di cui presto vi parlerò in un post.
L’ultima sera della mia permanenza mi è stato regalato un “piennolo” di pomodorini del Vesuvio dell’azienda agricola “il pomo d’oro di Ercole” di Formisano Antonietta; potevo ricevere regalo più apprezzato io che impazzisco per qualsiasi tipo di verdura?
E’ da tempo che desideravo assaggiare questi pomodorini di cui ho spesso sentito parlare, ma che qui in Piemonte purtroppo non sono mai riuscita a trovare in commercio. Quindi oggi non ho resistito ed ho subito cucinato questi pomodorini così particolari e unici.
Il Pomodorino del Piennolo del Vesuvio DOP è un antico prodotto tipici dell’agricoltura campana. Il nome piennolo deriva dalla tecnica di conservazione detta appunto “al piennolo”, cioè la modalità che viene impiegata per legare fra di loro alcuni grappoli di pomodorini maturi, fino a formare un grosso grappolo che viene poi sospeso in locali aerati, in modo tale da potersi conservare per tutto il periodo invernale.
Il Pomodorino del Vesuvio presenta buccia consistente e un’alta concentrazione di zuccheri, acidi e altri solidi solubili che lo rendono un prodotto a lunga conservazione durante la quale nessuna delle sue qualità organolettiche subisce alterazioni. Queste caratteristiche tipiche sono legate all’area geografica in cui il pomodorino è coltivato, dove i suoli, di origine vulcanica, sono costituiti dal materiale originato dagli eventi eruttivi del Vesuvio. Ciò che lo caratterizza è la ricchezza in acidi organici che ne determina la vivacità di gusto.
Il suo sapore unico deriva da una peculiarità genetica, ma è anche indice di un metodo di coltivazione a basso impatto ambientale e con ridotto utilizzo d’acqua d’irrigazione, che rende la coltura del pomodorino particolarmente adatta ad un’area protetta come quella del Parco Nazionale del Vesuvio.
Per ulteriori approfondimenti su questo prodotto unico rimando a questo interessante articolo dal quale ho preso le informazioni sopra riportate.
Ho scelto di preparare degli spaghetti al cartoccio con pomodorini, una ricetta semplice e veloce, ma che esalta il sapore delizioso dei pomodorini del Piennolo che in questo modo subiscono una cottura molto veloce e rilasciano un sughetto delizioso al quale è impossibile resistere senza fare la scarpetta, una volta finita la pasta.
Spaghetti al cartoccio con pomodorini del Piennolo del Vesuvio, acciughe e olive
- 160 g di spaghetti o spaghettini
- 20 pomodorini del Piennolo
- 4 acciughe sotto sale
- 10 olive nere
- 1 peperoncino fresco non troppo piccante
- 2 rametti di prezzemolo fresco
- 2 spicchi d’aglio
- olio extravergine d’oliva qb
- sale qb
- Ho lavato i pomodorini e il peperoncino, ho tagliato a spicchi i primi e a rondelle il secondo.
- Ho lavato il prezzemolo e l’ho tritato grossolanamente.
- In una ciotola abbastanza capiente per poter poi contenere anche gli spaghetti ho versato lo spicchio d’aglio, le olive tagliate a pezzi, i pomodorini, il peperoncino, metà prezzemolo e le acciughe dissalate e spezzettate.
- Con un cucchiaio d’olio ho condito gli ingredienti e li ho lasciati riposare mentre preparavo gli spaghetti.
- In una pentola capiente ho portato ad ebollizione l’acqua, ho salato e cotto gli spaghetti scolandoli piuttosto al dente.
- Li ho raffreddati velocemente sotto l’acqua fredda per fermare la cottura, versati nella ciotola con i pomodori, mescolati e conditi con 2 cucchiai d’olio.
- Ho disposto su di una teglia da forno 2 pezzi di cartaforno delle dimensioni di circa 30×30 cm, ho suddiviso gli spaghetti sui due cartocci che ho chiuso bene sulla sommità in modo che non si aprissero durante la cottura ed infine ho infornato a 180 °C per 10 minuti.
- Una volta pronti gli spaghetti al cartoccio li ho subito serviti in tavola belli caldi nel loro cartoccio aggiungendo l’altra metà di prezzemolo.