Brioche di zucca con lievito madre, senza uova e senza burro

Ieri mi è stata portata una grossa zucca e ho deciso di preparare delle brioches alla zucca con il mio lievito madre.

Volevo fossero leggere quindi ho sostituito il burro con l’olio extravergine d’oliva e non ho usato uova, in modo che le potesse mangiare anche mio marito.
Per la ricetta mi sono ispirata a quella vista su Pan di pane, un blog che adoro.
Le ho farcite con dell’ottima confettura di fragole e mirtilli artigianale che mi è stata regalata a Natale.
Riscrivendo gli ingredienti utilizzati mi sono accorta, senza volerlo, che si tratta di una ricetta vegan, adatta anche agli intolleranti al latte.

Ingredienti

300 g di farina 00

200 g di manitoba
80 g di lievito madre (rinfrescato alcune ore prima)
150 ml di acqua leggermente tiepida
50 g di olio extravergine d’oliva delicato (io ho usato quello del Garda)
60 gr di zucchero 
1 cucchiaio colmo di miele
un cucchiaino da caffè raso di sale
la buccia grattugiata di un limone (non trattato)
140 g di polpa di zucca (peso da cotta)
confettura di mirtilli e fragole qb

Il rinfresco del lievito madre


5 ore prima di iniziare a preparare le brioches alla zucca ho rinfrescato la mia pasta madre con tanta farina quanto era il peso del lievito madre stesso e la metà di acqua.
Ad esempio se il peso della pasta madre è 200 g la si fa sciogliere in 100 g di acqua leggermente tiepida (25 °C circa) e non clorata (basta lasciare riposare l’acqua del rubinetto per una mezzora ed il cloro presente evaporerà) e aggiungere 200 g di farina. Una volta amalgamata la farina si forma una palla e si lascia riposare per qualche ora in un recipiente di vetro coperto con un panno umido in un luogo tiepido.
Preparazione delle brioches alla zucca

Per prima cosa ho lavato la zucca, l’ho tagliata a fette e l’ho cotta in forno per circa 40 minuti a 160 °C facendo attenzione che non bruciasse.
Una volta cotta ho tolto la buccia ed ho messo la polpa in un piatto a raffreddare.
In un mixer ho messo la zucca, l’acqua, 80 g di pasta madre rinfrescata ed ho frullato il tutto sino ad ottenere una crema omogenea.
A questo punto è possibile impastare a mano o con una impastatrice, io ho utilizzato la macchina del pane, ho versato il composto nel cestello e aggiunto il miele, la buccia del limone, un po’ alla volta la farina (la quantità di farina dipende anche dal tipo di zucca utilizzata, più è acquosa la zucca, più farina sarà necessaria), lo zucchero, il sale ed infine l’olio extravergine d’oliva delicato, se si preferisce si può usare dell’olio di semi di girasole o del burro ammorbidito.
Una volta ottenuto un impasto liscio ed omogeneo ho formato con le mani una palla e l’ho messo a lievitare in una ciotola capiente coperta con della pellicola trasparente per un paio d’ore in un luogo tiepido (l’ho messo nella stanza in cui c’è la stufa, c’erano circa 24 °C), prima di andare a dormire ho messo l’impasto a riposare per tutta la notte in cucina dove la temperatura durante la notte era di circa 16°C. In estate o se di notte lasciate il riscaldamento acceso, consiglio di mettere l’impasto in frigorifero.
La mattina dopo ho steso l’impasto con le mani e fatto le pieghe come spiegato chiaramente nel blog di Adriano, ho poi steso con il mattarello in modo tale da formare un cerchio spesso poco più di mezzo centimetro e tagliato con una rotella per pizza l’impasto in 12 spicchi (l’ho tagliato in 4 e ogni quarto in 3 spicchi) che ho spalmato di confettura di mirtilli e fragole e arrotolato per formare le brioches.

Ho disposto su una leccarda ricoperta di carta forno le brioches e le ho lasciate lievitare nel forno spento per un paio d’ore (sino al raddoppio), le ho tolte per poter preriscaldare il forno a 180°C, spruzzate con acqua tiepida e fatte cuocere abbassando il forno a 160 °C per 20/ 25 minuti circa con modalità di cottura statica.

All’interno del forno ho messo un piccolo recipiente pieno d’acqua calda per rendere umido l’ambiente durante la cottura.
Una volta cotte le brioches alla zucca le ho sfornate e messe a raffreddare su una griglia.
Prima di mangiarle le ho spolverizzate con dello zucchero a velo per renderle un po’ più dolci.
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