Regola dei terzi e sezione aurea in food photography
Due semplici e basilari regole di composizione fotografica
La regola dei terzi
Quando ho iniziato a fare foto per il blog non sapevo assolutamente nulla di composizione fotografica e nel momento in cui ho iniziato ad applicare la regola dei terzi, le mie foto sono radicalmente cambiate.
La regola dei terzi è la prima regola sulla composizione che si deve imparare quando si inizia a fotografare. E’ un principio semplicissimo, consiste nel suddividere idealmente la fotografia secondo un reticolo composto da due linee verticali e due linee orizzontali, dette linee di forza, equidistanti tra loro e i margini dell’immagine, quindi nove rettangoli uguali. Il riquadro centrale prende il nome di zona o sezione aurea ed è delimitato dai quattro punti di intersezione delle linee detti punti di forza, punti focali o fuochi.
Nella foto i principali elementi che la compongono andrebbero posti sulle linee di forza dell’immagine o nei punti focali dell’inquadratura, dove si concentra l’attenzione dell’occhio umano. La posizione non centrale dei soggetti ne risalta l’importanza creando immagini dinamiche.
La prima delle due foto sotto riportate l’ho scattata agli inizi, quando non prendevo in considerazione la regola dei terzi, il soggetto centrato risulta statico, la seconda foto invece applica la regola dei terzi, come si può vedere l’effetto è più dinamico ed interessante, l’attenzione si ferma sul soggetto principale decentrato, il vasetto di riso e poi sugli altri elementi compositivi della foto.
FOTO CHE NON RISPETTA LA REGOLA DEI TERZI FOTO CHE RISPETTA LA REGOLA DEI TERZI
Applicare la regola dei terzi è possibile a qualsiasi formato di foto, dalle orizzontali alle verticali in quanto l’immagine viene suddivisa semplicemente in 9 parti uguali.
A dire il vero la regola dei terzi è una semplificazione di un’altra regola molto interessante ed un po’ più complessa: la sezione aurea.
La sezione aurea
Si tratta di una proporzione geometrica la cui origine è millenaria ed è basata su di un rapporto specifico: la parte maggiore sta alla minore come l’intera sta alla parte maggiore. Tale rapporto rappresenterebbe lo standard di riferimento per la perfezione, la grazia e l’armonia, sia in nell’arte, sia in natura.
Sembra che l’occhio umano apprezzi ciò che rispetti in qualche modo le proporzioni auree, per questo motivo nel corso dei secoli artisti ed architetti si ispirarono ad essa per la realizzazione delle loro opere.
Possiamo trovare rapporti vicini al rapporto aureo già nella Piramide di Cheope e trova ampio uso nell’architettura dell’antica grecia, nelle chiese medioevali e nei dipinti rinascimentali. In epoca contemporanea il famoso architetto Le Corbusier pensò un sistema, denominato Modulor basato sul rapporto aureo e sulle proporzioni dell’uomo per portare «alla scala umana una misura di armonia, universalmente applicabile all’architettura e alla meccanica».
Anche in natura questa proporzione può essere riscontrata in moltissimi elementi. La si trova nel mondo vegetale, animale e minerale, nella disposizione dei semi di girasole, nei frattali del broccolo romanesco, nelle conchiglie del nautilo, nelle proporzioni del corpo umano e nella forma delle galassie.
Il broccolo romanesco presenta una conformazione che rispetta la proporzione aurea e la disposizione delle forme in frattali, figure geometriche che ripetono la stessa struttura di base in un’ampia scala di ingrandimenti, se lo osserviamo bene infatti ogni parte e costituita da un agglomerato di copie di se stesso in scale differenti.
Rimando a questo link per chi desiderasse approfondire l’argomento che è lungo ed interessante.
Tornando alla fotografia, grazie al rapporto aureo è possibile creare composizioni armoniche e piacevoli all’occhio utilizzando la spirale aurea, che si ottiene suddividendo l’immagine ripetutamente in rettangoli aurei. Ciò che vuole essere messo in evidenza da chi fotografa va collocato in corrispondenza della zona finale della spirale.
Mostro alcune foto che ho scattato sulle quali ho sovrapposto successivamente la spirale aurea.
Premetto che mentre scattavo non pensavo alla sezione aurea, ma a posteriori ho notato che le foto più armoniose sono proprio quelle che, seppur approssimativamente, seguono l’andamento della spirale. Come si può vedere in tutte e 4 le foto il centro della spirale coincide con il soggetto principale, con il punto a fuoco che volevo mettere in risalto.
Per quanto riguarda la collocazione del soggetto principale mentre nei paesi occidentali c’è la tendenza a posizionarlo a destra, in quelli arabi si tende a metterlo a sinistra, questo perché noi scriviamo da sinistra a destra mentre loro al contrario e di conseguenza il cervello è portato a focalizzare l’attenzione in modo differente, a seconda appunto del senso di lettura dei testi.
Paola…ma sei bravissima! Ecco perché fai tutte quelle bellissime foto…io la regola dei terzi l’avevo sempre sentita ma non avevo mai capito cosa fosse. Ora, grazie a te, ho le idee più chiare, ti ringrazio di cuore, mi piacciono queste tue dritte per migliorare il modo di fotografare! Sei un animo nobile
Grazie Ale, prova ad applicarla per me è stata utilissima, tu fai delle cose favolose e basta davvero poco per renderle ancora più invitanti. Baci
Grazie mille per le dritte!
Di niente Pamela 🙂
Le tue foto, come le tue ricette, mi piacciono moltissimo. La regola dei terzi sarà utilissima in futuro e guardando al passato in effetti noto che le foto che la rispettano sono le più belle e armoniose. Un abbraccio e grazie per la condivisione.
Grazie Francesca, per me è stato utile impostare la griglia direttamente sulla macchina fotografica, tutte le reflex danno questa possibilità, diventa poi una cosa spontanea seguirla :). Baci
Immagini stupende e un post davvero davvero interessante! Grazie mille!!
Grazie di cuore Emanuela
Ho finalmente capito la sezione aurea!!!!! Grazie mille!
Mi fa piacere, allora mi sono spiegata bene :). Baci
Che bella la conchiglia 😉 Sì mi piace la spirale ed effettivamente cambiano molto le foto. Io le faccio spostandomi a casaccio finché ciò che vedo sul dispaly della macchina fotografica (o del cellulare) non mi soddisfa, quindi sicuramente mi è capitatodi azzeccare la spirale!
Grazie per queste nozioni utili 🙂
Anch’io Elle quando fotografo provo diverse angolazioni e scelgo poi quella che preferisco. Sono contenta ti sia stato utile.
Paola questa tua “rubrichetta fotografica” è sempre più interessante! Grazie per le info che condividi con noi e come sempre tanti tanti tanti complimenti per questo tuo angolino!
Ti ringrazio Alessandra
Grazie davvero per aver condiviso tutte queste utilissime informazioni, spero proprio di riuscire a mettere in pratica qualcuno dei tuoi consigli.
Sei bravissima, complimenti!
Grazie mille Maria Pia, prova vedrai che poi tutto ti risulta naturale.
Grazie mille Paola! Le tue spiegazioni sono semplici e chiare…Ora sono da mettere in pratica e di certo ci proverò!
Bacio grande, Mary
Grazie a te Mary, baci
E’ da una vita che mi riprometto di leggere i tuoi post sulla food photography, finalmente ci sono arrivata 🙂 Bravissima, informazioni utilissime e spiegate bene, da te non si può che imparare Paola!
Un abbraccio
Grazie Marzia, mi fa davvero piacere ti possano essere utili.
Un bacione
Ma che splendido post !!!! Devo mettermi sotto a studiare grazie mille 😉
Grazie Selene.