Tempura di fiori di robinia e di sambuco
Fiori di sambuco e di acacia fritti in pastella
Questa ricetta ha origine da un ricordo della mia infanzia, mia nonna preparava infatti sempre in questa stagione le frittelle di fiori d’acacia, uno squisito piatto dolce che ci cucinava per merenda.
Quando parlo di acacia intendo la Robinia pseudoacacia che viene comunemente, ma impropriamente, chiamata acacia.
Tempura di fiori di robinia e di sambuco
Porzioni: 4
Tempo di preparazione: 10 minuti
Tempo di cottura: 10 minuti
Ingredienti:
8 grappoli di fiori di robinia
8 fiori di sambuco
200 g di farina 00
230 ml di acqua frizzante ghiacciata
Un pizzico di sale
olio di semi per friggere qb (io ho usato l’extravergine del Garda)
Preparazione:
I fiori di robinia e quelli di sambuco non vanno lavati altrimenti si sciupano quindi è importante coglierli in zone lontane da fonti di inquinamento e cucinarli subito.
Una volta verificato che non vi fossero insetti, li ho immersi uno alla volta nella pastella che ho preparato nel seguente modo: in una ciotola ho versato la farina e vi ho aggiunto pian piano l’acqua ghiacciata sbattendo con una frusta. L’acqua deve essere freddissima quindi consiglio, o di aggiungere del ghiaccio e di farlo sciogliere prima di realizzare la pastella, o di metterla per una mezz’ora in freezer prima di usarla.
In una padella ho fatto scaldare abbondante olio extravergine del Garda che è più delicato degli altri evo (c’entra poco con la tempura me ne rendo conto, ma quello di semi proprio non mi piace), potete usare se preferite dell’olio di semi d’arachide.
Una volta che l’olio è diventato bollente ho fritto i fiori, un paio alla volta, dopo averli immersi, tenendoli dal rametto, nella pastella che non deve essere troppo densa (eventualmente si può aggiungere altra acqua se fosse troppo densa o altra farina se troppo liquida).
Una volta dorati (basta pochissimo per ogni fiore) li ho scolati su carta assorbente e salati.
Si mangiano con le mani prendendoli dal rametto e mangiando solo i fiorellini attorno.
I fiori d’acacia e di sambuco sono entrambi molto profumati.
Il loro sapore è delicato e leggermente dolce, se al posto dell’antipasto salato preferite utilizzarli per preparare una merenda dolce squisita potete, al posto del sale, spolverizzare i fiori fritti di zucchero a velo o spalmarli di miele d’acacia, rimarrete sorpresi dalla loro bontà.
Li ho visto già altre volte ma mai avuto l'onore di assaggiare. ..spero di rimediare al più presto.brava paola, foto bellissime
Se hai occasione provali meritano veramente. Un bacio
io ho sempre abitato al limitare di un bosco e l'acacia in fiore si sentiva appena svegli ….ma non è mai stata abitudine cucinarla e neanche i fiori di sambuco! proverò 🙂
baci
raffaella
Il profumo è delizioso e il sapore anche 🙂 , prova e fammi sapere
Se solo avessi questi bellissimi fiori da me li proverei subito! Belli i ricordi legati al cibo! Un abbraccio
Non so dove abiti di preciso Virginia ma è pieno ovunque di queste due piante, sono molto diffuse. Baci
Come è bello riscoprire gli antichi sapori, di quando si cucinavano le tante piante, ricche di proprietà benefiche, che la natura ci offre! Complimenti, Paola!
Grazie Viola
Farei la fine delle povere zie,non ne capisco nulla anche se apprezzo e mi appassiono per i loro profumi e colori!Una ricettina bella ,delicata che lascia immaginare il gusto delicato e profumato e che vorrei provare…Vado in cerca allora di fiori di sambuco,non temere quelli li riconosco:-)Un bacio cara e buona giornata!
Provali Damiana, anche i fiori di sambuco sono delicatissimi. Un bacione anche a te
Si,ho provato questa ricetta con una variante. Avevo raccolto i fiori un paio di giorni prima ed erano un po’ afflosciati. Così li ho tagliati eli ho inseriti nella tempura (senza i rami naturalmente) e li ho messi nell’olio bollente servendomi di un cucchiaio. Poi ho passato le frittelle nello zucchero e….squisitissime!!!!!
Hai fatto benissimo, anche così sono ottime