Una ricetta semplice ma perfetta per questo periodo, per riscaldarsi, con un po’ di dolcezza, ai primi freddi.
Un primo piatto povero della tradizione popolare a metà tra il dolce ed il salato, saporito e nello stesso tempo delicato che piace molto anche ai bambini.
Ingredienti per 4 persone
70 castagne circa
0,8 l di latte fresco intero
180 g di riso per minestre
4 foglie di salvia fresca
sale qb
parmigiano qb
30 g burro (facoltativo)
Preparazione
Per prima cosa ho lavato le castagne e le ho fatte bollire per un’ora circa in acqua salata con le foglie di salvia.
Una volta cotte e scolate mi sono trovata bene a pelarle nel seguente modo: le ho tagliate a metà e con un cucchiaino ho staccato la polpa dal guscio e dalla pellicina interna. Ne ho tenute da parte una ventina che ho invece pelato avendo cura di lasciarle intere.
Ho fatto bollire il latte in una pentola e vi ho versato la polpa delle castagne, ho fatto cuocere per una decina di minuti e ho passato il tutto con un frullatore ad immersione in modo tale da ottenere una crema omogenea.
Ho riportato a bollore la minestra, ho salato e versato il riso che ho fatto cuocere, mescolando continuamente, per una quindicina di minuti (i tempi di cottura dipendono dal tipo di riso che utilizzate).
Se diventa troppo asciutta si può aggiungere ancora un po’ di latte caldo.
A fine cottura ho aggiunto il parmigiano grattugiato e le castagne pelate, ma lasciate intere, che avevo messo da parte.
Chi lo desidera può mantecare il riso con un po’ di burro, io ho preferito non metterlo per non appesantirlo, anche perché la minestra era già abbastanza cremosa e saporita.
Ho raccolto queste castagne domenica durante una passeggiata con la mia famiglia nei boschi.
Abbiamo percorso un tratto della strada romana che fa parte della via Francigena, antico percorso di pellegrinaggio che collegava Roma con Canterbuty.
La strada era piena di ricci e di castagne, così ne abbiamo raccolte una certa quantità.
Arrivati al campanile romanico di San Martino ci siamo fermati per una pausa e abbiamo notato che questa zona, di solito così silenziosa e tranquilla, era piena di gente, causa del fatto che è di recente stata location della fiction da poco trasmessa su Rai Uno su Adriano Olivetti.
Tornando alle castagne, erano piccole e molte, purtroppo, dato l’autunno inoltrato, non era più buone.
Per selezionarle le ho messe, appena tornata a casa, in una bacinella di acqua, quelle bacate sono venute a galla e le ho buttate, quelle ancora sane erano veramente squisite, piccole ma dolci e saporite.
Con questa ricetta partecipo al contest di
mtchallenge:
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il risolatte era una delle merende preferite da mio fratello : ) eppure con le castagne la mamma non ce l' ha mai preparato, neanche nella versione dolce.. il tuo dev' essere buonissimo : ) e secondo me hai fatto bene a non appesantire la crema con il burrro, in fondo c' era già il parmigiano, e le castagne hanno un sapore così delicato in questo riso al latte..
se posso, ti rubo la ricetta e provo anche a rifarla nel we!
bravissima!!!
Serena
Ciao, mi fa piacere se la prepari, non vedo l'ora di vedere il tuo piatto.
E' una ricetta che non fa parte delle mie tradizioni e che ho imparato qui dove vivo ora, è infatti tipica del Piemonte/Val D'Aosta, ma di solito usano le castagne secche mentre io, avendo quelle fresche, ne ho approfittato per utilizzarle.
dico sempre a mio marito che dovremmo farci un fine settimana ad Ivrea e dintorni: tutti posti dove son stata spesso da ragazzina e dove vorrei tanto tornare. Ora vedo le tue foto e mi è venuta una nostalgia che nenache ti immagini…
la stessa che mi provoca questo riso e latte: è il comfort food della mia infanzia – e hai ragione: quel sapore fradolce e salato è proprio il suo tratto inconfondibile. Mai pensato di provarlo con le castagne, ma apprezzo molto la tua idea che somma le due cremosità, insiste sul sapore più dolce e crea un bel contrasto con la salvia. Bella proposta, perfettamente in tema. Complimenti e grazie per la partecipazione!
Grazie a te per l'opportunità.
Ho unito diverse tradizioni, da me in Veneto le castagne si sbucciano e si fanno cuocere con il sale e la salvia, si chiamano peladei.
Eccezionale.
La semplicità secondo me paga con ingredienti buoni come le castagne, e qui hai coniugato semplicità e perfezione di abbinamenti (anche io trovo che la salvia stia divinamente con le castagne).
Per me questa ricetta è una meraviglia. :-p
Grazie Mary, ho voluto preparare un piatto semplice come questo perché avevo a disposizione delle castagne veramente dolci e saporite e ingredienti delicati come il riso e il latte non ne coprivano il gusto.
Mi ingolosisce la tua pappa di castagne, penso che proverò presto a farla.
Mi intriga questa tua proposta. Non sono molto amante del riso e latte, ma con le castagne e quel tocco di salvia mi sa che ci afonderei volentiere il cucchiaio!
Brava!!
E' un piatto da mangiare la sera, quando fa freddo e si ha voglia di qualcosa di dolce. L'ho preparato domenica sera ai miei bambini, dopo una giornata passata all'aperto eravamo infreddoliti ed era l'ideale per una cena nutriente ma non troppo impegnativa.
Grazie a te, ho visto i tuoi gnocchi, non ho parole per descriverli non sai cosa darei per mangiarmeli oggi a pranzo.
Mi piace un sacco scovare blog appena nati, soprattutto se questi blog appena nati…mi piacciono un sacco! Ho scoperto che abbiamo molte cose in cumune, mi sono unita ai tuoi follower e ti metto subito nella mia blogroll….e ho gia' scovato un paio di ricettine che non vedo l'ora di replicare! Buon fine settimana e a presto!
Grazie Roberta,
sei davvero gentile, adoro i tuoi blog ed ero già passata da te, ti ammiro per la tua scelta di vita e anche per il gusto nell'arredare.
Quando avevo una certa età 🙂 adoravo il riso col latte. Lo chiedevo sempre, appunto la sera. Con le castagne ce lo vedo, proprio. Genialmente semplice.
Bella idea! Bello vedere come ognuno di noi ne ha avuta una diversa.
Ho pensato questa ricetta in funzione delle mie esigenze, avendo due bambini piccoli, che si sono divertiti a raccogliere le castagne, mi serviva un piatto da mangiare tutti assieme la sera e che accontentasse i gusti di tutti.