Le cascate di Molina…e gli gnocchi di malga della Lessinia

Quest’anno niente vacanze al mare, a ferragosto sono andata a trovare i miei genitori a Verona e, tempo permettendo, mi sono concessa qualche gita fuoriporta.
La provincia di Verona è ricca di posti meravigliosi, oltre ai conosciutissimi paesini del Lago di Garda, ricchi di storia, cultura e tradizione eno-gastonomica, la zona più bella è secondo me la Valpolicella.
Un luogo dalla natura, panorami e scorci meravigliosi, ma anche ricco di storia con le sue stupende ville antiche, con i suoi vigneti, la sua pietra ricca di fossili.
 
Consiglio a tutti una visita alle Cascate di Molina, situate in un parco naturale di circa 80.000 mq. sono facilmente raggiungibili, a pochi Km dal capoluogo Fumane che dista circa 30 Km da Verona.
Al parco si accede a piedi dal paesino di Molina, un borgo che mantiene il suo aspetto medievale ed il cui nome deriva dalla presenza, in passato, di numerosi mulini ad acqua.
Due di questi mulini sono visitabili su prenotazione.
Una passeggiata prima di entrare al parco delle Cascate, tra le deliziose viuzze della borgo è d’obbligo.
All’interno del parco è consigliato avere scarponcini da montagna perché i percorsi sono abbastanza ripidi, noi purtroppo non eravamo attrezzati, io avevo addirittura i sandali ed essendo piovuto la mattina il sentiero era piuttosto scivoloso, ma andando piano alla fine siamo riusciti a fare il percorso di media difficoltà.
Esistono infatti 3 possibili itinerari:
– quello verde facile, della durata di 1/2 ora, lungo di 1,2 Km
– quello rosso medio, della durata di 1 ore, lungo 2,3 Km.
– quello nero impegnativo, della durata di 2 ore, lungo 3,6 Km.
Con piacere ho scoperto che esiste ancora l’altalena che ti fa provare l’emozione di entrare nella cascata, la ricordo perché ho una foto di quando ero piccola che mi ritrae proprio a Molina mentre dondolo, un divertimento emozionante che hanno provato anche i miei bambini.
Una curiosità, Giorgia ha registrato il suo video “Quando una stella muore” proprio alle Cascate di Molina, i Modà parte del loro nuovo singolo “Dove è sempre sole“.
 
Dopo un’escursione in mezzo a questa meravigliosa natura consiglio un bel piatto di Gnocchi di Malga, o “Gnochi Sbatui”, io li ho preparati semplicemente con acqua e farina ma è squisita anche la versione con fioretta o ricotta, ovviamente il tutto accompagnato da un bel bicchiere di Valpolicella.
 
Gnocchi di Malga o “Gnochi Sbatui”

 

Tempo di preparazione: 5 minuti
Tempo di cottura: 15 minuti
Porzioni: 2

 

Ingredienti 

 

250 g di farina 00
acqua calda qb
sale qb
2 cucchiai colmi di Grana grattugiato 
2 cucchiai colmi di Monte Veronese stagionato grattugiato 
50 g di burro freschissimo
alcune foglie di salvia
 
Preparazione
 
Per prima cosa ho messo a bollire una pentola con 2 litri d’acqua per la cottura degli gnocchi.
Nel frattempo ho messo la farina setacciata con il sale in una terrina e sbattendo con una frusta ho aggiunto pian piano dell’acqua molto calda (ho utilizzato acqua calda del rubinetto) fino a raggiungere la consistenza di una pastella (ho messo in tutto circa 230 ml di acqua). 
Ho continuato a sbattere come si trattasse di una frittata (non a caso si chiamano gnochi sbatui), fino a quando si è formata qualche bolla d’aria nell’impasto ed il composto è risultato omogeneo.
Quando l’acqua ha iniziato a bollire vi ho gettato l’impasto a piccole cucchiaiate e ho fatto cuocere per circa 15 minuti (i miei gnocchi erano piuttosto grossi, se riuscite a farli piccolini potete diminuire i tempi), durante i quali ho preparato il condimento: ho grattugiato il Monte e il Grana e ho sciolto in un pentolino il burro facendolo rosolare con la salvia sino a farlo diventare color nocciola.
Una volta cotti gli gnocchi li ho scolati un po’ alla volta con una schiumarola versandoli nel piatto e condendoli prima con i formaggi e poi versandovi sopra il burro fuso bollente.
 
 
 
 
 
E’ incredibile come dei semplicissimi gnocchi di farina e acqua possano essere buoni!
Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail