Mini strudel di topinambur, il primo dono dell’autunno, per una ricetta a km 0

Mini strudel finger food di topinambur, mele, nociole e tomini piemontesi

Uno dei primi, a me graditissimi, doni che offre l’autunno sono gli splendidi fiori e i tuberi del topinambur (Helianthus tuberosus), detto anche carciofo di Gerusalemme.
Si tratta di una pianta che cresce spontanea un po’ in tutta Italia ed ho la fortuna di poterne raccogliere in abbondanza nel mio orto e nei prati sopra a casa.
E’ una pianta altissima, arriva fino a 3 metri, ma basta tirare leggermente per toglierla e poter raccogliere tutti i tuberi presenti nella terra.
Quando strappo le piante, che poi ricrescono rigogliose l’anno dopo, tengo sempre anche i fiori che adoro raccogliere in mazzi da tenere in casa, in grossi vasi, perché hanno uno splendido colore e durano diversi giorni.
topinambur
Oggi con la pioggia e la Serra Morenica avvolta dalla nebbia i fiori di topinambur color giallo sole illuminavano il paesaggio e spiccavano nel grigiore autunnale; non avrei mai smesso di guardarli!
topinambur

Il modo che preferisco per consumare il tubero del topinambur è crudo, tagliato con una mandolina a fettine sottilissime e condito con la vinaigrette.
Secondo me in questo modo si può apprezzare meglio il suo sapore dolce e delicato, a metà tra la patata dolce ed il carciofo, e usufruire delle infinite proprietà e delle vitamine di questa pianta.

Cotto mi piace utilizzarlo per i ripieni, come ho fatto oggi per questi mini strudel salati in versione finger food.
Una ricetta che potrei definire a Km 0, perché contiene le mele e le nocciole degli alberi appena fuori casa, i topinambur dell’orto e i tomini che si preparano con il latte fresco delle mucche che pascolano sulla Serra, di fronte alla mia abitazione. 

Mini strudel finger food di topinambur, mele, nocciole e tomini piemontesi

Tempo di preparazione: 30 minuti
Tempo di cottura del ripieno: 5 minuti 
Tempo di cottura degli strudel: 20 minuti 
Porzioni: 8 mini strudel

Ingredienti 

per la pasta degli strudel

150 g di farina 00 + quella per stendere la pasta
70 ml di acqua tiepida
15 g di olio extravergine d’oliva del Garda + 2 cucchiai per spennellare la superficie
1 cucchiaino da caffè raso di sale
 
per il ripieno
4 tuberi di topinambur di medie dimensioni
1 mela
4 tomini freschi piemontesi (da non confondere con quelli con la crosta da cuocere alla griglia)
nocciole qb
sale qb
pepe qb
 
Preparazione
 
Ho setacciato la farina con il sale, l’ho messa in una ciotola, ho fatto un buco al centro e versato l’olio e, pian piano, l’acqua tiepida, prima mescolando e poi impastando a mano, sino ad ottenere un composto omogeneo, liscio ed elastico, ma non appiccicoso.
Le dosi d’acqua sono indicative se l’impasto dovesse essere appiccicoso consiglio di aggiungere un po’di farina, se fosse troppo duro un pelo d’acqua.
A questo punto ho lasciato riposare l’impasto nella ciotola leggermente oliata e coperta per circa 30 minuti.
Nel frattempo ho preparato il ripieno degli strudel:
– ho lavato e pulito con un coltellino affilato i topinambur in modo da togliere ogni traccia di terra e li ho cotti per cinque minuti in acqua bollente, li ho scolati e lasciati raffreddare;
– ho lavato e sbucciato la mela, l’ho tagliata a fette e cotta per pochi minuti con 1 cucchiaio di acqua, ho scolato e lasciato raffreddare le fettine ancora consistenti.
Una volta trascorso il tempo di riposo della pasta l’ho stesa il più possibile con il mattarello su di un piano infarinato in modo da ottenere un lungo rettangolo, poi per renderla ancora più sottile l’ho presa con entrambe le mani e tirata su ogni lato facendo molta attenzione a non romperla.
A questo punto ho ricavato 8 rettangolini all’interno dei quali ho posto qualche fettina di topinambur, una fettina di mela, dei pezzetti di tomino, le nocciole tritate molto grossolanamente e aggiunto un pizzico di sale e pepe.
Ho spennellato la superficie di ciascuno strudel con l’olio e infornato a 180°C per 20 minuti circa. 
Una volta cotti e dorati li ho lasciati leggermente intiepidire e serviti.
 
E’ importante che la pasta degli strudel sia molto molto sottile, il massimo che si può ottenere senza romperla.
Ho preferito mangiare questi involtini senza aggiunta di salse, qualcuno a casa l’ha invece gustato con una salsina a base di pomodori secchi tritati con olio extravergine, un pizzico d’aceto e qualche foglia di basilico.
Per una versione più saporita di questi mini strudel finger food consiglio di sostituire i tomini con il gorgonzola, il sapore leggermente piccante dell’erborinato si sposa bene con quello dolce del topinambur e della mela.

 Con questa ricetta partecipo al contest “Di Cucina in Cucina” di Ottobre: Gli involtini finger food che si tiene nella cucina di “La cucina del cuore“. 

 

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